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Medici di straordinaria eccellenza, il dottore Minelli, senologia ospedale Cardarelli di Napoli

Medici di Straordinaria Eccellenza, il Dottore Salvatore Minelli, Senologia, Responsabile del Dipartimento delle Tecnologie Avanzate Diagnostico Terapeutiche U.O.S.D Diagnostica Senologica dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli. Dottore Minelli, ci parla di questa Eccellenza di questo reparto della Diagnostica Senologica, la Radiologia, e del suo importante lavoro all’interno di esso ? Nel mio Dipartimento, eseguiamo le prestazioni di secondo e terzo livello Diagnostica. Mentre per il territorio, e’ dedicato il primo livello Diagnostica, lo screening, scremare la popolazione per quanto riguarda i tumori della mammella, quindi da noi vengono, afferiscono le pazienti che sono risultate positive, oppure c’è il sospetto di una positivita’.

Sospetto di microcalcificazioni della mammella, che possono indicare che ci sia un tumore in fase iniziale, attraverso la mammografia, ci consente di vedere dei microcalcificazioni, che possono essere o un’unica manifestazione, o qualche cosa che proprio prima del tumore, ed e’ l’unico esame la mammografia che ci consente di vedere le microcalcificazioni, che non si vedono ne con l’ecografia, ne con la Risonanza magnetica con mezzo di contrasto. La presenza di un nodulo, siamo capaci di diagnosticarlo sia con la mammografia che con l’ecografia, con questo tipo di sistema eseguiamo circa 5.000 mammografie l’anno, circa 6.000 ecografie l’anno, 250 Biopsie mininvasive, e circa 600 Biopsie sulla mammella. Per quanto concernere Biopsie mininvasive, ossia i cosiddetti, Mammotome (Il Mammotome è un sistema per biopsia VABB (Vacuum Assisted Breast Biopsy) che utilizza una sonda assistita da un computer per effettuare biopsie di lesioni non palpabili della mammella reperite precedentemente attraverso esami radiologici o ecografici), sono Biopsie molto particolari, fatte con degli aghi che sono molto grandi, delle dimensioni di una penna, proprio perche’ il Frustolo, la quantita’ di tessuto che viene prelevata deve essere molto grande per dimostrare appunto la presenza di queste microcalcificazioni. Una volta fatto questo, la paziente entra nel nostro circuito, nel nostro circuito se dovesse risultare positivo, allora viene, afferisce direttamente al Reparto di Senologia Chirurgica, il Reparto del Dottore Martino Trunfio.

Stiamo cercando di unire, sia L’Ambulatorio di Diagnostica per Immagini, sia quello della Chirurgia, con un accordo con l’Amministrazione, che dovrebbe ricreare alcuni spazi che sono adiacenti a questi locali, un unico gruppo di lavoro, e poi la chirurgia viene fatta in un altro padiglione, perche’ in questo padiglione dell’oncologia dove ci sono io, afferirebbe anche sia la materia patologica, che l’oncologia, l’Oncologo e, l’ Anatomopatologo. Noi quattro professionisti, il Dottor. Salvatore Minelli, il Chirurgo Martino Trunfio, l’Oncologo e l’Anatomo-patologo, costituiamo la cosiddetta, Breast Unit dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, (offriamo tutti i servizi necessari per una diagnosi completa delle malattia del seno, con particolare riguardo alla diagnosi del carcinoma mammario in fase precoce, un percorso di diagnosi dettagliato e rapido), che attualmente l’Amministrazione Regionale, ha stabilito come Gruppi Oncologici Multidisciplinari, e quindi regolamentato, e fortunatamente gia’ da una decina d’anni siamo gia’ organizzati con le normative che sono attualmente messe in atto. L’Unità di senologia dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli, opera con approccio multidisciplinare, il percorso diagnostico terapeutico comprende la visita specialistica e esami strumentali diagnostici quali: ecocolordoppler, mammografia digitale diretta, FNAB eco guidato e in stereotassi, Core-biopsy, mammotome . In caso di neoplasia viene pianificato il tipo di trattamento chirurgico o trattamento neoadiuvante in 8-10 gg. L’Unità dispone di ecografia intraoperatoria e la possibilità di interventi chirurgici conservativi con rimodellamento della mammella neoplastica e della cotrolaterale e interventi di mastectomia con ricostruzione immediata.

Dal punto di vista strumentale, siamo all’avanguardia in quanto siamo stati i primi ad eseguire in Regione Campania le Biopsie mininvasive appunto, in posizione prona con l’apparecchiatura in Tomosintesi. Abbiamo delle apparecchiature moderne, tipo un Class della Giotto, un Mammografo in Tomosintesi che riesce a fare Biopsie in posizione prona, a pancia sotto. Poi, abbiamo un secondo Mammografo in Tomosintesi, per la Mammografia a Strati. . Dottore Minelli, che cos’è la Tomosintesi ? In effetti, una Mammografia a strati, ci evita la sovrapposizione di tutte le immagini che avvengo all’interno, mentre nell’ Imaging mammografico, il panorama dell’imaging mammario, la mammografia digitale bidimensionale, ossia si vede tutto in trasparenza, con questa radiografia in Tomosintesi, e come se noi vedessimo tante piccole fettine del seno, e quindi elimina tutto questo.

La Tomosintesi Mammaria è una tecnica diagnostica di ultima generazione: si tratta di una tecnologia di imaging tridimensionale ad alta definizione, che permette di ottenere immagini in 3D e di ricostruire figure volumetriche, la mammella viene scomposta in tante immagini che poi vengono sovrapposte fino a ricostruire la figura completa, permettendo così al medico di osservarla al meglio e di individuare eventuali anomalie o patologie. Grazie alla tomosintesi è possibile ottenere una diagnosi precoce del tumore al seno: tutte le donne dovrebbero effettuare questo esame regolarmente perché l’unico modo per sconfiggere il cancro alla mammella è la prevenzione.

La tomosintesi non è poi molto diversa dalla normale mammografia: anche in questo caso, infatti, la paziente deve appoggiare la mammella sul piano del mammografo dove verrà gradualmente compressa, anche se, rispetto all’esame tradizionale, la compressione è minore e dunque meno dolorosa. Con questa tecnica all’avanguardia, però, si ottengono molte più immagini e da differenti angolazioni, grazie alla rotazione del tubo radiogeno del mammografo. Successivamente un moderno software elabora i dati ottenuti fino ad ottenere una rappresentazione tridimensionale della mammella, con la tomosintesi è possibile individuare più facilmente lesioni come masse e microcalcificazioni, rispetto alla normale mammografia, perché questo macchinario divide la mammella in diverse sezioni che poi vengono sovrapposte e rende dunque più facile l’identificazione delle lesioni e l’analisi morfologica delle stesse. Quest’analisi del seno “a strati” consente di rilevare le lesioni anche nei seni cosiddetti “difficili”, ossia quelli densi, seni per i quali spesso la normale mammografia non è efficace. Un’evoluzione di questo e’ proprio la Biopsia con questo tipo di metodica, una Biopsia in Tomosintesi in posizione prona, ossia a pancia sotto, vuol dire che, la paziente al momento della biopsia non vede nulla di cio’ che accade, una gentilezza e accuratezza verso le donne, noi siamo stati i primi.

Abbiamo due Mammografi in Tomosintesi, due Ecografi di fascia alta, una Risonanza Magnetica di altissima qualita’, e quindi siamo completi dal punto di vista Diagnostica. Rispettiamo tutti i canoni dell’ EUSOMA, che sarebbe l’organismo Europeo che regola tutti i riti di Senologia, e siamo infatti iscritti ad Europa Donna, abbiamo una nostra Associazione, di pazienti che ci segue. Senonetwork, la rete dei Centri di Senologia Italiani finalizzata a far sì che la patologia della mammella venga trattata nelle Unità che rispettano i requisiti della European Society of Breast Cancer Specialists – EUSOMA.

Rispettiamo i canoni dell’EUSOMA, l’organismo Europeo, in quanto ci impone che, le pazienti che devono essere trattate, deve passare 45, massimo 60 giorni dal momento in cui si ha, il sospetto del tumore a quando la paziente esce da questo Ospedale, non con una diagnosi, ma esce dopo aver fatto la terapia chirurgica, e con una scheda nella quale e’ conservato una scheda diagnostico terapeutica in tutto quello che la paziente ha fatto: L’Ago aspirato, la Biopsia, l’intervento Chirurgico di tipo Istologico, la terapia che deve fare, gli esami che ha fatto, controfirmata da noi quattro, il Chirurgo il Direttore Trunfio Responsabile della Breast Unit del settore Oncologico, l’Anatomo-patologo De Dominicis Gianfranco il Responsabile di Anatomia ed Istologia Patologica, l’Oncologo il Dottore Riccardi Responsabile della parte oncologica, e il Radiologo il Dottore Minelli Responsabile della Diagnostica Senologica. Dottore Minelli, un consiglio a tutte noi donne ?

E’molto importante fare la Mammografia ogni anno dopo i 40 anni, poi a seconda del tipo di seno che si ha, fare un ecografia all’anno, oppure ogni 6 mesi. Non dobbiamo avere paura, anche perche’ le situazioni con cui ci dobbiamo confrontare devono essere assolutamente condivise tra noi professionisti, Radiologo, Chirurgo, Oncologo e Anatomopatologo, come se fossimo in un Ambulatorio di un “Sarto”, questo e’ il nostro concetto di Breast Unit.“

Fonte: SalernoToday

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